Innovazione e tecnologia nella prevenzione e cura delle malattie respiratorie
La tecnologia a compressore per l’aerosolterapia
I sistemi per aerosolterapia a compressore generano la nebulizzazione del farmaco tramite un flusso d’aria. Il compressore eroga un flusso d’aria che attraverso un tubo raggiunge il nebulizzatore. L’aria all’interno del nebulizzatore genera una depressione che aspira il farmaco e poi lo micronizza in minuscole particelle (aerosol) che inalate sono in grado di giungere alle vie respiratorie. In base alla micronizzazione, alla modalità di respirazione e all’accessorio utilizzato, sarà possibile concentrare ilfarmaco nebulizzato nelle alte o basse vie aeree. Questa tecnologia, a differenza di quella a ultrasuoni, è in grado di nebulizzare tutti i farmaci per aerosolterapia erogandone il principio attivo.
La tecnologia per l’inalazione delle acque termali
L’inalatore nebulizza le acque termali con un getto caldo umido. È dotato di una caldaia, riempita con acqua demineralizzata, che genera un flusso di vapore.
Il vapore crea all’interno dell’ugello del nebulizzatore una pressione in grado di aspirare dalla bottiglia l’acqua termale e di nebulizzarla.
Il getto caldo umido erogato è ideale per il trattamento delle prime vie aeree e in grado di sprigionare i principi benefici delle acque termali.
La tecnologia a infrarossi per la misurazione dell’ossigeno nel sangue
Il pulsossimetro misura la saturazione di ossigeno nel sangue con la tecnologia a infrarossi. Un’apposita sonda (generatrice) focalizza due fasci di luce di diversa lunghezza d’onda (660nm e 905nm) sulla punta di un dito.
I fasci di luce vengono rilevati da una fotocellula dopo aver attraversato la cute, le ossa, la pelle, il sangue arterioso e venoso. Elaborando i dati della quantità di luce iniziale e quella finale, si determina la saturazione di ossigeno nel sangue (SpO2).