Come riconoscere la puntura di zecca e cosa fare con i sintomi

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Con l’arrivo dei mesi caldi, generalmente da aprile a ottobre, le zecche si attivano ed è più facile restarne vittima. Sono parassiti che amano luoghi ricchi di vegetazione erbosa e con un clima umido, per cui è facile trovarli nei boschi e nei prati mentre si fa una passeggiata o in luoghi con habitat particolarmente favorevoli per loro come stalle, pascoli, fattorie o in prossimità di animali.

Le persone che amano fare vita all’aria aperta e passeggiare per boschi o campagne o che lavorano a stretto contatto con gli animali devono proteggersi da questi parassiti. Purtroppo, sia le zecche che le pulci possono essere pericolose in quanto attraverso il loro particolare apparato buccale, si ancorano alla cute degli animali e dell’uomo per cibarsi del sangue. Questo fa sì che numerosi agenti patogeni possano essere inoculati nell’ospite e, attraverso il circolo sanguigno, causare danni a diversi apparati in modo più o meno grave.

La puntura della zecca non è di per sé pericolosa per l’uomo, ma è molto comune non accorgersi immediatamente di essere stati punti in quanto solitamente le zecche scelgono uno dei luoghi più nascosti, caldi e umidi per iniziare a succhiare il sangue, per questo può capitare di ricevere più frequentemente un loro morso nell’inguine, nella zona ascellare o in testa tra i capelli giusto per citare alcune parti. Spesso le infezioni sono dovute anche alla rimozione scorretta delle zecche: è necessario afferrare la zecca con una pinza il più vicino possibile alla cute e toglierla tirando verso l’alto senza schiacciarla altrimenti c’è il rischio che si spezzi e che una parte del corpo rimanga nella cute generando un’infezione.

Se individuate sulla pelle, le zecche vanno prontamente rimosse, entro 24 ore, perché la probabilità di contrarre un’infezione dipende anche dalla durata della permanenza del parassita sull’ospite. Infatti, solo dopo un certo periodo in cui è saldamente ancorata per alimentarsi, la zecca rigurgita parte del pasto e potrebbe inoculare nel sangue dell’ospite eventuali patogeni.

sintomi generati dal morso di una zecca possono essere una macchia rossa o un’eruzione cutanea nei pressi dell’area morsa dalla zecca, forte prurito, rigidità del collo, mal di testa o nausea,debolezza, dolori muscolari, febbre o brividi, ingrossamento dei Linfonodi. Quando questi sintomi persistono è fondamentale contattare il proprio medico in quanto si può incorrere in un vero e proprio rischio sanitario, ovvero la possibilità di contrarre infezioni trasmesse da questi parassiti in qualità di vettori. Ad esempio, le pulci o le infezioni da zecche del gatto e del cane possono essere trasmesse all’uomo e, oltre a causare forte prurito con reazioni cutanee, possono sfociare in malattia da graffi del gatto veicolata dalle pulci (Bartonella), Borreliosi o malattia di Lyme (trasmessa dalle zecche e trasmissibile all’uomo), l’encefalite da zecca, la rickettiosi o la tularemia.

Una corretta prevenzione e protezione da zecche e pulci è perciò importante per il benessere e la salute sia delle persone sia degli animali da compagnia.

COME PROTEGGERSI DALLE PUNTURE O MORSI DELLE ZECCHE

Esistono alcune precauzioni per ridurre significativamente la possibilità di venire a contatto con le zecche. In generale, è consigliato:

  • Indossare abiti con colori chiari (perché rendono più facile l’individuazione delle zecche), coprire le estremità, soprattutto inferiori, con calze chiare (meglio stivali), utilizzare pantaloni lunghi e preferibilmente un cappello.
  • Evitare di strusciare l’erba lungo i margini delle strade e non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta.
  • Se si ha la percezione di essere entrati in contatto con le zecche, effettuare un attento esame visivo e tattile della propria pelle, dei propri indumenti e rimuovere le zecche eventualmente presenti. Le zecche tendono a localizzarsi preferibilmente sulla testa, sul collo, dietro le ginocchia, sui fianchi;
  • Controllare, scuotere ed eventualmente spazzolare gli indumenti prima di portarli all’interno delle abitazioni per poi lavarli
  • Trattare sempre gli animali domestici (cani) con appositi prodotti contro pulci e zecche.

In commercio esistono repellenti per insetti a base di DEET o N-dietiltoluamide e Icaridina o KBR3023, ma oltre ad essere soluzioni spray per lo più chimiche, sono poco funzionali in quanto, quando si fanno escursioni o si lavora in luoghi dove è probabile la presenza di zecche, ci si trova nella condizione di sudare, con la conseguente evaporazione delle sostanze che dovrebbero proteggere.

Per scoraggiare l’attacco delle zecche sia sulle persone esiste un dispositivo che utilizza l’innovativa tecnologia a emissioni soniche intermittenti. Si tratta dell’antizecche e pulci di Colpharma®, un prodotto per difendersi dalle zecche in modo naturale e atossico. Cos’è la tecnologia a ultrasuoni intermittenti? Si tratta di suoni ad alta frequenza (superiore a 20 kHz) solitamente non udibili dall’orecchio umano, ma avvertiti in maniera fastidiosa da molti insetti, parassiti e roditori che si allontanano da ambienti, persone e animali domestici.

L’Antizecche e Pulci per persone di Colpharma® è un piccolo dispositivo che si applica sui vestiti tramite una semplice clip ed emette ultrasuoni fino a 3 metri di distanza. Resistente e facilissimo da usare, l’antizecche uomo a ultrasuoni è sicuro per tutti, compresi bambini, donne in gravidanza e animali domestici.

Con lo stesso principio e tecnologia ad ultrasuoni Colpharma ha pensato anche ad un prodotto per i proprio amici a 4 zampe. Il dispositivo si appende al collare, è resistente a pioggia e la batteria ha una durata di circa 10 mesi. Quando è scarica basta sostituirla per tornare a proteggere i nostri animali dai parassiti senza l’uso di alcuna sostanza chimica e tossica.

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